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QUARTIERI NASCOSTI

Un film realizzato con i ragazzi e pensato per i ragazzi, anche per quelli intrappolati nel corpo di un adulto.


QUARTIERI NASCOSTI è un film realizzato con i ragazzi e pensato per i ragazzi, anche per quelli intrappolati nel corpo di un adulto. E' un progetto dedicato a loro, voluto per loro e che vede la partecipazione in prima persona di alcuni adolescenti dei Quartieri sia davanti che dietro le videocamere, nella recitazione, nelle riprese, nel montaggio e nello screenplay dell'opera.

Lo scopo ultimo di tale progetto è, appunto, quello di mostrare ai più giovani il senso della scoperta, la scoperta di nuovi orizzonti, di strade alternative a quelle che ci hanno voluto sempre mostrare, del bello anche quando è esso è ben sepolto tra le brutture.


Un gruppo di adolescenti, grazie alle richieste di una donna, scopre un'antica targa ai Quartieri spagnoli e, cercando di decifrarla e interpretarla, saranno catapultati, attraverso dei racconti, indietro nel tempo, dal 1624 fino alla seconda guerra mondiale.



Per poter giungere allo scopo di cui sopra si è deciso di strutturare il film in questo modo: saranno raccontate nel corso di un’unica giornata (nella cronologia del film) le storie di alcuni lavoratori artigianali in un modo tale che il trascorrere del tempo del giorno possa essere metafora del trascorrere degli eventi della vita; al mattino si racconterà di giovani che si sono messi in gioco per arrivare alla sera dove a parlare saranno persone anziane. La scena finale sarà in totale contrasto con il resto del film, rappresenterà la sera e la voglia di rinascere. In questa scena protagoniste saranno tre donne impegnate in pose artistiche(danza) e attività quotidiane (mangiare e dormire) atte a rappresentare la bellezza e la voglia di vivere.


Gli scenari e le panoramiche del film saranno accompagnati da musiche originali ad opera degli artisti Mariano Lieto e Giuseppe Russo e da una composizione dei Foja. La maggioranza degli intervistati sono artigiani che portano avanti mestieri che sono oramai in via di estinzione spesso a causa del processo di turistificazione in atto che in alcuni particolari quartieri napoletani, come ad esempio i quartieri spagnoli, fa sì che alcune tipologie di attività lavorative siano sostituite da attività di ristorazione e alloggi turistici creando così un ‘omogeneizzazione ed un appiattimento socio-culturale con conseguente perdita identitaria.


Ci auguriamo che le testimonianze e le parole appassionate degli artigiani intervistati possano riaccendere l’interesse dei più giovani e far suonare un campanello d’allarme nella coscienza generale.

--Siamo stati ricevuti dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris che entusiasta del progetto ci ha comunicato di voler organizzare alcuni eventi, tra cui uno al Maschio Angioino, con presentazione e proiezione del docufilm--